La missione della Pagani e delle industrie alimentari in tempi di coronavirus

12 Mar 2020

Stiamo vivendo giornate straordinarie, soggetti a misure straordinarie giustamente adottate dalle Autorità per il bene comune.

Da ormai quattro generazioni portiamo avanti il nostro essere pastai con grande passione e con la profonda convinzione che il nostro lavoro non sia solo una professione, ma abbia anche una forte valenza dal punto di vista umano: dare da mangiare alla gente. È una missione “alta” e nobile della quale andiamo molto fieri. Ed è una missione alla quale ci sentiamo ancora più votati in questo momento di difficoltà.

Se non producessimo un bene alimentare nutriente e di prima necessità, quale è la pasta, anche ripiena, non esiteremmo a prendere atto della situazione e a fermarci per qualche giorno, lasciando che i nostri lavoratori stiano a casa con le loro famiglie in queste giornate difficili. Ma in ogni situazione di difficoltà a tutti sono richiesti dei sacrifici. E il nostro sacrificio risponde al dovere morale di garantire il regolare approvvigionamento di pasta a quei supermercati dove i consumatori, allarmati per l’epidemia, si sono riversati in massa nelle ultime settimane e dove – secondo quanto disposto dai recenti Decreti – potranno continuare a recarsi anche nei prossimi giorni. Dunque il cibo non può e non deve mancare ai supermercati; la produzione e la fornitura di pasta non possono e non devono fermarsi.

Già durante i tempi difficili della Seconda Guerra Mondiale l’allora Pastificio Pagani Arturo fu chiamato a produrre la pasta necessaria al fabbisogno dei cittadini del Vimercatese, all’epoca in regime di razionamento. Oggi si ripropone una situazione simile, e in scala più estesa. A noi spetta il compito di concorrere a garantire che ai consumatori non manchi il cibo e, con spirito di servizio, intendiamo adempiere a questa missione anche in questi giorni, pur con tutte le necessarie e doverose precauzioni.

Ringraziamo i nostri lavoratori per la sensibilità con cui stanno venendo al lavoro. Naturalmente teniamo ad assicurare che, coerentemente con le disposizioni delle Autorità, presso il nostro Stabilimento e i nostri uffici sono già in atto tutte le misure necessarie per ridurre al minimo il rischio di contagio.

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