Ciclo produttivo

Il processo produttivo:
dalla nascita del tortellino al confezionamento

FASE 1
Preparazione del ripieno

Le materie prime vengono preparate dentro ad un grosso recipiente e vengono rovesciate all’interno di un tritatore affinché subiscano una prima impastatura. L’impasto viene quindi a sua volta rovesciato in un mixer dove vengono aggiunte acqua e pangrattato per dare al ripieno la giusta consistenza. Dopo il mixaggio, quest’ultimo viene posto in un estrusore. Con il ripieno così ottenuto vengono riempite apposite bacinelle che vengono stoccate in una cella frigorifera dedicata.

FASE 2
Formatura del prodotto ed essiccazione

Vengono impastate semola di grano duro, uova e acqua, e vengono preparati dei rotoli di pasta. Dopodiché, le macchine tortellinatrici e raviolatrici delle 4 linee di produzione (indipendenti e configurabili affinché producano pasta ripiena di forma diversa e con differenti tipi di ripieno) formano il prodotto “accoppiando” pasta e ripieno. Tortellini e ravioli vengono quindi pastorizzati per abbattere la carica batterica e subiscono una pre-essiccazione (o incartamento) in un ambiente caldo e ventoso, grazie alla quale la superficie del prodotto viene resa più tenace e rigida. I prodotti affrontano quindi la fase dell’essiccazione tradizionale, ossia un processo esclusivamente fisico in ambiente controllato che garantisce alla pasta di poter essere conservata a temperatura ambiente per 12 mesi.

FASE 3
Raffreddamento, stoccaggio e confezionamento

Terminato il processo di essiccazione, tortellini e ravioli vengono raffreddati con l’obiettivo di ottimizzare la rigidità superficiale del prodotto e minimizzare le rotture in fase di confezionamento. Vengono quindi stoccati in appositi silos. In seguito il prodotto viene confezionato in una delle 5 linee di confezionamento, ciascuna delle quali specializzata per particolari tipi di imballaggi primari e secondari.

Un po’ di numeri…

Superficie totale dello stabilimento

di cui coperti

Tonnellate di prodotto finito all'anno

Tonnellate di prodotto finito al giorno

Giorni di produzione

%

Quota export

Qualità

Ben prima che le norme vigenti istituissero l’obbligo dell’implementazione delle procedure HACCP, l’azienda si è dotata di una efficace ed efficiente politica di controllo qualità, che garantisce la conformità delle materie prime a rigidi capitolati tramite scrupolose analisi effettuate sia dal laboratori interni che esterni.
Ogni giorno il personale del Reparto Controllo Qualità della Pagani effettua oltre 25 controlli sul processo produttivo e sul prodotto finito.
La Pagani è certificata IFS, BRC e Smeta-4 Pillars.